Dionaea muscipula

Scheda di Coltivazione

 

 

La Dionaea muscipula è la pianta carnivora più conosciuta e affascinante, grazie alle sue trappole a tagliola che riescono a chiudersi sulla preda in una frazione di secondo. Si tratta di un'unico genere e un'unica specie, anche se in coltivazione si possono trovare moltissimi cultivar molto diversi in forme e colori. Proviene dalle torbiere della Carolina, nel Nord America, e quindi si tratta di una pianta temperata in grado di adattarsi senza problemi al nostro clima. La coltivazione della dionea non differisce molto da quella delle sarracenie. In natura vive in zone aperte, in pieno sole dall'alba al tramonto, su paludi acide ricchissime di acqua. Sarà dunque necessario coltivare la dionea tenendo conto dell'ambiente in cui vive e assecondandone le esigenze di sole, acqua e terreno acido.

Distribuzione del genere Dionaea

 

VASI

la dionea non è una pianta particolarmente esigente per quanto riguarda i vasi. I migliori sono quelli in plastica di colore chiaro o in terracotta acquistati nuovi poichè evitano un eccessivo surriscaldamento radicale.

Ottimi i vasi in terracotta poichè grazie alla traspirazione riescono a mantenere le radici più fresche. La terracotta purtroppo, essendo molto porosa, tende ad assorbire e a trattenere le impurità come i fertilizzanti e altri veleni, per cui i vasi che andrete ad utilizzare per le piante carnivore dovranno essere acquistati nuovi. La dionea preferisce vasi piuttosto ampi, poichè è una pianta a crescita rapida e tende col tempo ad occupare tutto lo spazio. Gli idrovasi sono ottimi data la predilezione di questa pianta per gli alti livelli idrici.

 

SUBSTRATO

Il substrato classico per la dionea è torba acida di sfagno e perlite in proporzioni 1:1

La torba deve avere dei valori precisi:

PH: inferiore a 5

Materia organica: superiore a 90%

azoto: inferiore a 1%

La perlite non è obbligatoria ma può essere sostituita con sabbia di quarzo o ghiaino di quarzo, facilmente reperibili nei negozi di acquari.

Per favorire l'assimilazione dei minerali come ad esempio il potassio, si può aggiungere al terreno un pizzico di vermiculite. Non disdegna la presenza di sfagno vivo in superficie, il quale aiuta a mantenere alta l’umidità e a tenere lontane malattie come muffe e funghi.

 

Fiore di Dionaea muscipula





ACQUA

L'acqua deve avere un residuo fisso inferiore 50. Va bene l'acqua demineralizzata, l'acqua da osmosi inversa (acquistabile nei negozi di acquari), l'acqua piovana o anche l'acqua oligominerale. Anche l'acqua dei deumidificatori può andare bene ma prima bisogna accertarsi che dalle linguette di condensazione non vengano rilasciati pericolosi sali di metalli.

Acque più pesanti causano un innalzamento del ph della torba con conseguente proliferazione batterica e un aumento dell'azoto. Questo, sommato al cloro presente nell'acqua di rubinetto, con il tempo causa danni gravissimi alla pianta che possono concludersi con la morte o con periodi di malattia e crescita stentata che, nonostante i dovuti rinvasi e cure, possono prolungarsi anche per diversi anni.

E’ importante tenere sempre il sottovaso pieno d’acqua, con un livello idrico che arrivi fino a metà dell’altezza del vaso. D’inverno si può ridurre fino a togliere il sottovaso limitandosi a mantenere sempre la torba ben umida.

 

RINVASO

Il rinvaso va fatto in primavera, quando le temperature iniziano ad alzarsi e le gelate notturne invernali sono cessate, quindi a fine marzo, inizio maggio per il Nord Italia, un po’ prima per il Sud. Le radici della pianta non amano essere disturbate quindi è preferibile mantenere parte del vecchio panetto di terra, salvo problemi quali parassiti, marciumi o malattie. Di solito si rinvasa una volta ogni 1 o 2 anni, a seconda della qualità della torba. 

Il rinvaso è semplice: la dionea possiede un rizoma sotterraneo bulboso, in cui conserva le energie raccolte durante la stagione vegetativa per poter superare l'inverno. Spesso durante il periodo invernale, la pianta perde tutte le radici, per cui al momento del rinvaso primaverile ci saranno quasi solamente radici morte, con poche radici nuove prodotte da poco, distinguibili per la punta chiara. La dionea, crescendo, tende a sprofondare sempre più nel terreno: al momento del rinvaso dovremo quindi sollevare la pianta, in modo da correggere la sua naturale tendenza ad affossarsi. Come sempre, il nuovo substrato va idratato prima di mettere le piante a dimora.

Un altro consiglio che vale per tutte le piante carnivore è quello di riempire bene i vasi di substrato, facendo anche sporgere una montagnola al di sopra del bordo del vaso, in modo che ci sia la maggior traspirazione possibile e meno ristagno di aria e acqua, fattori importanti per la buona salute delle piante.


Dionea pronta per il rinvaso. Solo la parte bianca del rizoma va interrata.

 

TEMPERATURE

Le dionee sono piante temperate,quindi devono stare al caldo d'estate e al freddo d'inverno. D'inverno la temperatura ideale è intorno ai 5 gradi ma tollerano senza problemi anche brevi gelate e neve, purchè il panetto di terra non ghiacci completamente rimanendo congelato per periodi prolungati. In quel caso è preferibile portare la pianta in una stanza non riscaldata fino allo scongelamento e poi rimetterla di nuovo fuori.

Durante il riposo invernale la pianta smette di crescere e le sue foglie anneriscono. A volte può addirittura annerire completamente, ma non ci si deve preoccupare perchè se il rizoma sotterraneo rimane bianco significa che la pianta è in salute. Bisogna rispettare il riposo della pianta o si rischia che una crescita invernale forzata abbia gravi conseguenze poi nella primavera successiva, con crescita stentata fino alla morte della pianta.

 

LUCE

E' fondamentale che le dionee ricevano luce solare diretta per quasi tutto il giorno. In condizioni di scarsa luce vi sarà la mancata produzione di trappole, la produzione di foglie deformi e filanti, fino alla morte della pianta.

 

RIPRODUZIONE

Le dionee sono piante che si riproducono facilmente per divisione del rizoma. La pianta crescendo tende infatti a moltiplicarsi da sola, e spesso durante i rinvasi i rizomi si spezzano da soli molto facilmente.

Si possono riprodurre da seme: la fioritura è un processo che stressa molto la pianta madre, ma se questa è molto grande e in salute si può decidere di lasciarla fiorire. L'impollinazione è semplicissima: sarà sufficiente strofinare i fiori tra loro una volta al giorno per ottenere tanti piccoli semi neri, lucidi e a forma di goccia. La semina va effettuata immediatamente, senza alcuna stratificazione, sullo stesso substrato delle piante adulte, con torba setacciata in superficie per favorire l'attecchimento delle piantine. I semi vanno adagiati sulla superficie senza affossarli. E' importante seminare semi più freschi possibile, perchè perdono vitalità in fretta e semi vecchi di un anno solitamente hanno germinabilità vicina allo zero.

Le plantule nate da seme impiegano almeno due anni a diventare adulte. 

Dionea nata da poco assieme ad un seme in schiusa
Da notare il seme nero ancora attaccato ai cotiledoni.

 

Anche la riproduzione per talea fogliare è semplice e rapida: è sufficiente staccare la foglia di una pianta adulta avendo cura di "sfogliarla" via dal rizoma come se fosse la foglia di una cipolla. Dovremo infatti aver cura di lasciare un pezzo di rizoma bianco in fondo alla nostra talea per poter avere successo. Si infila la parte bianca della foglia in sfagno vivo ben idratato e si attende. Nel giro di un mese si dovrebbero veder spuntare già le prime piccole trappole.