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Meeting AIPC 2012
Sabato e Domenica c'è stato il meeting annuale dell'Associazione Italiana Piante Carnivore. Come sempre è stata un'occasione per incontrare di persona tutti gli amici dell'associazione, e fare quattro chiacchiere con Wistuba, Thomas, David Svarc e altri coltivatori stranieri. Il meeting si è tenuto a Padova, e più precisamente all'Orto Botanico, che ha aggiunto davvero molto valore all'incontro.
L'Orto botanico di Padova infatti è stato fondato nel 1545 ed è il più antico orto botanico del mondo. Oltre alle piante carnivore, si potevano ammirare alberi antichissimi e una vastissima collezione di piante insolite: piante acquatiche, piante alpine, piante medicinali e velenose... Sicuramente un posto da visitare almeno una volta nella vita per tutti gli amanti del verde.
Bellissime le piante presenti in mostra, in particolare le leucofille che in questa stagione sono le regine delle sarracenie, ma una menzione speciale va al fiore dell'utricularia simil-capilliflora di cui purtroppo non ricordo il nome. Per quanto mi riguarda, ho trovato del polline fresco con cui impollinare la mia Nepenthes campanulata, speriamo che i fiori non fossero stati già troppo vecchi.
Ho fatto anche qualche acquisto, ma non ho trovato sarracenie interessanti: purtroppo quando sono arrivata io le piante più belle erano già state prese. Probabilmente la più interessante è stata una psittacina molto bianca con tanto di location. Non sono riuscita però a trattenermi dall'acquistare una grossa Heliamphora folliculata Aparaman! Speriamo bene!
Finalmente online
Dopo anni di inattività, finalmente torno online con un sito dedicato principalmente alle piante che coltivo, carnivore e non. Qui troverete foto delle mie piante, schede di coltivazione, qualche consiglio e alcune mie esperienze. Ho molto materiale arretrato da caricare, articoli da scrivere e centinaia di foto da inserire, ci vorrà un po' di tempo per sistemare il tutto, ma la pazienza non può mancare ad un coltivatore di sarracenie! Spero che le esperienze condivise in questo sito possano essere di aiuto a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla coltivazione di queste particolarissime piante.
Il Pigliamosche
Con l'arrivo dell'autunno non posso ricordare l'avventura che ho vissuto nel non lontano 2008. Era un lunedì di fine luglio, e come tutti i lunedì mattina arrivava il camion. Proveniva dal magazzino di Dalmine ed era pieno di bancali di ogni genere. Solita routine: scaricare la merce e disporla sugli scaffali... Se non fosse che dagli scatoloni sbuca un piccolo pigliamosche! Il povero pullo era caduto dal nido a Dalmine, era finito tra i bancali ed è stato scaricato poi a Padova! Un bel po' di strada da fare per i suoi genitori! Il pulcino però è stato fortunato e ha trovato me. Infatti era impossibile riportarlo dove è stato trovato, e senza alcuna cura sarebbe morto di fame.
Ho quindi comprato un omogeneizzato d'emergenza in attesa di poter andare ad acquistare un po' di insetti al negozio di pesca. Un grande contributo mi è stato dato dalle mitiche sarracenie, che mi fornivano sempre insetti freschi e pieni di nettare da dare in pasto al pigliamosche. Sono stata costretta ad imbeccarlo forzatamente solo le prime tre volte, dopodichè ha capito subito che quando arrivavo io arrivava anche la pappa e ha iniziato a chiedere il cibo con molta avidità.
E' cresciuto molto in fretta, ed ha iniziato a volare con tutta la grazia e le piroette che solo un pigliamosche sa fare. Il suo divertimento preferito era mangiare il puntatore del mouse (si è sfracellato sul monitor almeno tre volte), anche se spesso preferiva fare un giro per la stanza, fermarsi in volo librato davanti al mio naso e cavarmi gli occhi a suon di beccate! Mi manca ancora così tanto, penso di aver imparato molto da lui e di aver avuto una delle esperienze più belle che una persona possa immaginare.
Una volta apprese le tecniche di volo, ho dovuto insegnargli la caccia, passando le giornate nei campi, a catturare farfalle, per poi liberarle in casa e lasciare che l'uccello le catturasse da solo. Quando ho ritenuto che fosse pronto, purtroppo ho dovuto portarlo alla Palude di Onara, il posto migliore nei miei dintorni, e liberarlo. Lui non aveva voglia di andarsene, appena uscito dalla scatola mi è volato in testa, ma poi è arrivata mia mamma e si è spaventato ed è volato via. Purtroppo non potevo tenerlo, oltre ad essere illegale, questi uccelli si nutrono solo di insetti vivi. Non si sarebbe mai, in alcun modo, abituato a mangiare il pastone per insettivori, perchè ha l'istinto di beccare solo ciò che si muove, che sia commestibile o no. In inverno non avrei avuto più nulla con cui nutrirlo.