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L'Antica Fiera di Arsego

Created on Monday, 22 October 2012 16:03 | Last Updated on Wednesday, 24 October 2012 13:14

Questa settimana è in corso l'antichissima e famosa fiera di Arsego, iniziata ben 265 anni fa come fiera del commercio di bestiame.

Inizia il venerdì sera con la tipica grigliata veneta sotto i tendoni e finisce al martedì con i fuochi artificiali, ma le grandi esposizioni sono solamente alla domenica e al lunedì.

Come da tradizione, il lunedì mattina è il momento più culminante della festa, con l'esposizione di bestiame, tra cavalli da tiro, da monta, pony, mucche, pecore, capre, conigli e asini. Immancabili i trattori d'epoca, Orsi e Landini, dei veri gioielli.

 

Presenti i banchi del mercato, almeno 300 venditori lungo tutte le vie del centro, con esposizioni di ogni tipo, dai capi di abbigliamento a materiali da ferramenta. Tipici gli stand gastronomici con caldarroste e il tipico banco del "Folpo", in cui si mangia polpo a volontà cotto al momento.

Immancabili gli appuntamenti con gli stand degli Agriturismo, che espongono e vendono specialità gastronomiche tipiche regionali: appuntamento fisso con l'azienda bresciana San Faustino, in Vallecamonica, che produce dei formaggi a dir poco strepitosi. Il loro sito internet è www.agriturismosanfaustino.com. Faccio corta dei loro formaggi alla fiera di Arsego da ben 3 anni! Presente anche la macelleria Contin, di Piove di Sacco, che ha preso tutti per la gola, cucinando e servendo al momento le proprie specialità a dir poco strepitose. Non vedo l'ora di cucinare il cotechino al radicchio che ho acquistato! Voglio menzionare anche Sette Enrico, che vende spezie e infusi da tutto il mondo anche per corrispondenza al sito www.sette-enrico.it. Ho acquistato il Lapacho (Taebuia hepatophylla) e vari tipi di pepe, tra cui l'africano pepe lungo (Piper longum) che non vedo l'ora di provare al prossimo arrosto. Appuntamento anche con la mitica polenta bianca di mais biancoperla macinata a pietra con mulino ad acqua.

 

Un tuffo nel passato con l'esposizione degli antichi mestieri, a cura dell'associazione “I Ruspanti” di Bassano del Grappa. Gli artigiani presenti fabbricavano vari oggetti con materiali naturali e secondo antiche tradizioni: zoccoli in legno e pelle, sculture in marmo e legno, cornici, miniature, cesti, fabbri e molti altri. Bellissime le borse e i cestini simil-vimini prodotti con le brattee delle pannocchie di mais da una simpatica signora lì presente. Un acquisto dovuto! Altrettanto belli sono stati i lavori di Umberto, in arte Berto dee Rose. Un artigiano che produce delle meravigliose rose (e non solo) in rame, utilizzando perlopiù materiali da recupero.

Ghe ne xe par tute e scarsèe



In questo video, che si trova su Youtube spezzato in più parti, Berto dee Rose spiega come costruisce le sue opere in rame. E' stato girato a Mossano dall'utente
 EOCBSV211, potete trovare altri filmati di feste tradizionali sul suo canale.

 

Il Pigliamosche

Created on Friday, 28 September 2012 17:25 | Last Updated on Friday, 28 September 2012 23:13

 

Con l'arrivo dell'autunno non posso ricordare l'avventura che ho vissuto nel non lontano 2008. Era un lunedì di fine luglio, e come tutti i lunedì mattina arrivava il camion. Proveniva dal magazzino di Dalmine ed era pieno di bancali di ogni genere. Solita routine: scaricare la merce e disporla sugli scaffali... Se non fosse che dagli scatoloni sbuca un piccolo pigliamosche! Il povero pullo era caduto dal nido a Dalmine, era finito tra i bancali ed è stato scaricato poi a Padova! Un bel po' di strada da fare per i suoi genitori! Il pulcino però è stato fortunato e ha trovato me. Infatti era impossibile riportarlo dove è stato trovato, e senza alcuna cura sarebbe morto di fame.

Ho quindi comprato un omogeneizzato d'emergenza in attesa di poter andare ad acquistare un po' di insetti al negozio di pesca. Un grande contributo mi è stato dato dalle mitiche sarracenie, che mi fornivano sempre insetti freschi e pieni di nettare da dare in pasto al pigliamosche. Sono stata costretta ad imbeccarlo forzatamente solo le prime tre volte, dopodichè ha capito subito che quando arrivavo io arrivava anche la pappa e ha iniziato a chiedere il cibo con molta avidità.

E' cresciuto molto in fretta, ed ha iniziato a volare con tutta la grazia e le piroette che solo un pigliamosche sa fare. Il suo divertimento preferito era mangiare il puntatore del mouse (si è sfracellato sul monitor almeno tre volte), anche se spesso preferiva fare un giro per la stanza, fermarsi in volo librato davanti al mio naso e cavarmi gli occhi a suon di beccate! Mi manca ancora così tanto, penso di aver imparato molto da lui e di aver avuto una delle esperienze più belle che una persona possa immaginare.

Una volta apprese le tecniche di volo, ho dovuto insegnargli la caccia, passando le giornate nei campi, a catturare farfalle, per poi liberarle in casa e lasciare che l'uccello le catturasse da solo. Quando ho ritenuto che fosse pronto, purtroppo ho dovuto portarlo alla Palude di Onara, il posto migliore nei miei dintorni, e liberarlo. Lui non aveva voglia di andarsene, appena uscito dalla scatola mi è volato in testa, ma poi è arrivata mia mamma e si è spaventato ed è volato via. Purtroppo non potevo tenerlo, oltre ad essere illegale, questi uccelli si nutrono solo di insetti vivi. Non si sarebbe mai, in alcun modo, abituato a mangiare il pastone per insettivori, perchè ha l'istinto di beccare solo ciò che si muove, che sia commestibile o no. In inverno non avrei avuto più nulla con cui nutrirlo.

Meeting AIPC 2012

Created on Monday, 17 September 2012 10:24 | Last Updated on Monday, 17 September 2012 19:22

Sabato e Domenica c'è stato il meeting annuale dell'Associazione Italiana Piante Carnivore. Come sempre è stata un'occasione per incontrare di persona tutti gli amici dell'associazione, e fare quattro chiacchiere con Wistuba, Thomas, David Svarc e altri coltivatori stranieri. Il meeting si è tenuto a Padova, e più precisamente all'Orto Botanico, che ha aggiunto davvero molto valore all'incontro.

L'Orto botanico di Padova infatti è stato fondato nel 1545 ed è il più antico orto botanico del mondo. Oltre alle piante carnivore, si potevano ammirare alberi antichissimi e una vastissima collezione di piante insolite: piante acquatiche, piante alpine, piante medicinali e velenose... Sicuramente un posto da visitare almeno una volta nella vita per tutti gli amanti del verde.

Bellissime le piante presenti in mostra, in particolare le leucofille che in questa stagione sono le regine delle sarracenie, ma una menzione speciale va al fiore dell'utricularia simil-capilliflora di cui purtroppo non ricordo il nome. Per quanto mi riguarda, ho trovato del polline fresco con cui impollinare la mia Nepenthes campanulata, speriamo che i fiori non fossero stati già troppo vecchi.

Ho fatto anche qualche acquisto, ma non ho trovato sarracenie interessanti: purtroppo quando sono arrivata io le piante più belle erano già state prese. Probabilmente la più interessante è stata una psittacina molto bianca con tanto di location. Non sono riuscita però a trattenermi dall'acquistare una grossa Heliamphora folliculata Aparaman! Speriamo bene!

Finalmente online

Created on Tuesday, 14 August 2012 19:54 | Last Updated on Friday, 07 September 2012 17:41

Dopo anni di inattività, finalmente torno online con un sito dedicato principalmente alle piante che coltivo, carnivore e non. Qui troverete foto delle mie piante, schede di coltivazione, qualche consiglio e alcune mie esperienze. Ho molto materiale arretrato da caricare, articoli da scrivere e centinaia di foto da inserire, ci vorrà un po' di tempo per sistemare il tutto, ma la pazienza non può mancare ad un coltivatore di sarracenie! Spero che le esperienze condivise in questo sito possano essere di aiuto a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla coltivazione di queste particolarissime piante.

 

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