L'Antica Fiera di Arsego
Questa settimana è in corso l'antichissima e famosa fiera di Arsego, iniziata ben 265 anni fa come fiera del commercio di bestiame.
Inizia il venerdì sera con la tipica grigliata veneta sotto i tendoni e finisce al martedì con i fuochi artificiali, ma le grandi esposizioni sono solamente alla domenica e al lunedì.
Come da tradizione, il lunedì mattina è il momento più culminante della festa, con l'esposizione di bestiame, tra cavalli da tiro, da monta, pony, mucche, pecore, capre, conigli e asini. Immancabili i trattori d'epoca, Orsi e Landini, dei veri gioielli.
Presenti i banchi del mercato, almeno 300 venditori lungo tutte le vie del centro, con esposizioni di ogni tipo, dai capi di abbigliamento a materiali da ferramenta. Tipici gli stand gastronomici con caldarroste e il tipico banco del "Folpo", in cui si mangia polpo a volontà cotto al momento.
Immancabili gli appuntamenti con gli stand degli Agriturismo, che espongono e vendono specialità gastronomiche tipiche regionali: appuntamento fisso con l'azienda bresciana San Faustino, in Vallecamonica, che produce dei formaggi a dir poco strepitosi. Il loro sito internet è www.agriturismosanfaustino.com. Faccio corta dei loro formaggi alla fiera di Arsego da ben 3 anni! Presente anche la macelleria Contin, di Piove di Sacco, che ha preso tutti per la gola, cucinando e servendo al momento le proprie specialità a dir poco strepitose. Non vedo l'ora di cucinare il cotechino al radicchio che ho acquistato! Voglio menzionare anche Sette Enrico, che vende spezie e infusi da tutto il mondo anche per corrispondenza al sito www.sette-enrico.it. Ho acquistato il Lapacho (Taebuia hepatophylla) e vari tipi di pepe, tra cui l'africano pepe lungo (Piper longum) che non vedo l'ora di provare al prossimo arrosto. Appuntamento anche con la mitica polenta bianca di mais biancoperla macinata a pietra con mulino ad acqua.
Un tuffo nel passato con l'esposizione degli antichi mestieri, a cura dell'associazione “I Ruspanti” di Bassano del Grappa. Gli artigiani presenti fabbricavano vari oggetti con materiali naturali e secondo antiche tradizioni: zoccoli in legno e pelle, sculture in marmo e legno, cornici, miniature, cesti, fabbri e molti altri. Bellissime le borse e i cestini simil-vimini prodotti con le brattee delle pannocchie di mais da una simpatica signora lì presente. Un acquisto dovuto! Altrettanto belli sono stati i lavori di Umberto, in arte Berto dee Rose. Un artigiano che produce delle meravigliose rose (e non solo) in rame, utilizzando perlopiù materiali da recupero.
Ghe ne xe par tute e scarsèe
In questo video, che si trova su Youtube spezzato in più parti, Berto dee Rose spiega come costruisce le sue opere in rame. E' stato girato a Mossano dall'utente EOCBSV211, potete trovare altri filmati di feste tradizionali sul suo canale.